domenica 7 ottobre 2012

Il Rinnovamento (e la Rottamazione) non sono questioni generazionali

Nel mio post di ieri ho evidenziato la secondo me giusta battaglia di Renzi sul necessario rinnovamento della classe dirigente che ha guidato la Seconda Repubblica (a destra come a sinistra). La questione non può essere riferita esclusivamente all'aspetto generazionale (pur riconoscendo che la gerontocrazia è un tratto evidentissimo dell'Italia attuale). La sfida che dobbiamo cogliere è quella di innovare la politica del nostro Paese, con competenze e progetti che contribuiscano a far uscire l'Italia dal "tunnel" (citando Monti). La questione non è avere vent'anni o settanta. Il discrimine sono le buone idee e la credibilità personale. Io credo che la via d'uscita sia quella di costruire in Italia una grande partito che si ispiri al PSE nelle sue scelte politiche e programmatiche. Un percorso da fare alla luce del sole, spingendo le altre forze della sinistra di governo (PD e SEL) ad accettare questa sfida. Porre la questione di un percorso costituente che in un futuro (spero) prossimo dia vita anche in Italia ad un Partito Socialdemocratico che guidi le forze che si oppongono ai partiti e ai movimenti conservatori e popolari. Per fare questo percorso è fondamentale la spinta dei socialisti e di quanti, nei diversi partiti, si riconoscono nel PSE. E' per questo che una candidatura socialista alle primarie avrebbe dato e darebbe molto in termini di programma e cultura politica. Pur apprezzando la richiesta di rinnovamento che viene da Renzi, il Sindaco di Firenze si pone fuori dal percorso politico e programmatico del PSE e come tale mi sembra innaturale che i socialisti (ovunque dispersi) lo possano sostenere...    

Alessandro Bechini

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